La dieta Chetogenica è un protocollo alimentare in cui si riduce drasticamente l’assunzione dei carboidrati totali giornalieri, obbligando in questo modo l’organismo a produrre autonomamente il glucosio necessario alla sopravvivenza e ad aumentare il consumo energetico dei grassi contenuti nel tessuto adiposo.

Il nostro organismo produce normalmente corpi chetonici, che sono dei residui metabolici della produzione di energia, i quali vengono smaltiti con le urine e con la respirazione. Durante un protocollo chetogenico la quantità di corpi chetonici prodotti supera la capacità di smaltimento dell’organismo; pertanto, si accumuleranno nel sangue dando luogo alla chetosi. I loro livelli possono essere misurati attraverso test dell’urina (con appositi strick), del sangue o del respiro. Tuttavia ci sono alcuni indicatori corporei che ci permettono di riconoscere l’ingresso nello stato di chetosi e non richiedono nessun test, questi sono:

• ️Bocca asciutta e sensazione di sete
• ️Aumento della diuresi
• Alito o sudore acetonico
• Riduzione dell’appetito
• Spossatezza

Questa strategia alimentare è stata utilizzata per la prima volta per il trattamento in pazienti con crisi epilettiche, e ad oggi è scientificamente validata la sua efficacia in soggetti pediatrici quando lo stesso non risponde alle terapie farmacologiche (sempre sotto controllo medico).Ultimamente il suo uso ha fatto scalpore per la perdita di peso, data la rapidità di risultati ottenuti, e studi molto promettenti stanno incrementando la sua applicazione per la sindrome metabolica, l’iperglicemia, il diabete di tipo 2 e la steatosi epatica non alcolica.

Importante è da notare che tale protocollo non è per tutti, infatti è controindicato in presenza di:

🔸Insuffienza renale

🔹Insufficienza epatica

🔸Diabete insulino dipendente (tipo 1)

🔹Gravidanza e allattamentoAritmie cardiache, porfiria, angina, infarti o ictus negli ultimi 12 mesi

🔺Diarrea persistente

🔺Disturbi psichici gravi

🔺Terapie con diuretici

🔺Disturbi del comportamento alimentare

COME FUNZIONA UN PROTOCOLLO CHETOGENICO? In Step

• 1° STEP: Riduzione dei carboidrati e assunzione di determinati tipi e quantità di verdura, l’integrazione a base di potassio, calcio, magnesio, vitamine, antiossidanti, acidi grassi omega 3 è d’obbligo a causa della non assunzione di frutta.Q uesto step può durare fino a 8 settimane e permette di raggiungere fino all’80% del peso bersaglio, il tutto sempre sotto controllo specialistico e in accordo con il paziente trattato.
• 2° STEP: Reintroduzione dei legumi, dei latticini e della frutta. Questo step rappresenta la fine dello stato di chetosi, in quanto iniziamo ad assumere una maggiore quantità di carboidrati attraverso l’inserimento graduale di frutta, latticini e legumi. Durante questo periodo è possibile raggiungere fino al 20% del peso bersaglio e la quantità di carboidrati viene gradualmente aumentata.
• 3° STEP: è una fase in cui vengono aggiunti i carboidrati e si passa da una dieta chetogenica ad una dieta completa, volta al mantenimento dei risultati attraverso una rieducazione alimentare.

La rieducazione alimentare risulta essere il passaggio più importante in quanto, il paziente, dovrà imparare a gestire i suoi pasti durante la giornata, senza attenersi agli schemi restrittivi della ketogenica, dovrà imparare a controllare le tentazioni, dovrà comprendere che, se non assumerà un atteggiamento responsabile, i chili persi durante il percorso saranno accumulati nuovamente e con tanto di interessi!

La dieta ketpgenica è un tipo di alimentazione che non dovrebbe mai protarsi oltre i 21 giorni, a meno che non sussistano condizioni favorevoli al proseguimento, e DEVE essere effettuata sempre dietro controllo specialistico e MAI in totale autonomia. Seppure l’organismo sia in grado di eliminare in modo autonomo le sostanze che si accumulano e che potrebbero essere “tossiche”, alcune condizioni non favoriscono la loro eliminazione, pertanto analisi ematiche, questionari di valutazione, controlli periodici risultano essere importanti per non arrecare danni all’organismo.

Le informazioni sono indicative e non possono essere seguite alla lettera. È sempre uno specialista a determinare quali alimenti includere in un piano alimentare personalizzato, soprattutto quando esistono delle particolari esigenze di salute.