Sostenibilità

Si è sentito e si sente molto discutere di sostenibilità nell’ultimo decennio di sostenibilità, per far chiarezza su questo argomento bisogna, intanto, essere a conoscenza del suo significato.

Per ovviare al problema ho estrapolato direttamente quello che afferma l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), riguardo lo sviluppo sostenibile, ovvero è definito come:  “la gestione e la conservazione delle risorse naturali di base e l’orientamento del cambiamento tecnologico e istituzionale in modo tale da garantire il raggiungimento e la continua soddisfazione dei bisogni umani per le generazioni presenti e future. Tale sviluppo sostenibile (nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca) conserva la terra, l’acqua, le risorse genetiche vegetali e animali, è ambientalmente non degradante, tecnologicamente appropriato, economicamente sostenibile e socialmente accettabile”.

La sostenibilità può essere:

  • Sostenibilità ambientale: capacità di un sistema di garantire la conservazione e la gestione dell’ambiente anche alle generazioni future.
  • Sostenibilità economica: capacità di un sistema di produrre reddito e lavoro in maniera costante
  • Sostenibilità sociale: capacità di un sistema di sostenere i membri che collaborano al proprio interno, garantendogli il raggiungimento del benessere personale.
  • Sostenibilità alimentare: alimentazione a ridotto impatto ambientale che soddisfa le lineaa guida nutrizionali

Questi tipi di sostenibilità sono tra loro concatenati, non si può pensare ad uno senza includerne un altro. Pensando a come l’impatto umano possa influenzare un solo tipo di sostenibilità non si riesce ad escludere l’altro.

Come mangiare in modo sostenibile?

  • Preferire l’acquisto in luoghi come mercati rionali o coltivatori a Km0, favorire coltivatori locali permetterebbe una riduzione sensibiledel le emissioni inquinanti limitando il trasporto merci su grandi distanze;
  • Acquistare secondo stagionalità, una buona e naturale coltivazione che preserva il benessere del territorio;
  • Acquistare il necessario, l’acquisto di alimenti in quantità maggiori di quelle consumate porta alla produzione di rifiuti organici e non che potrebbero essere evitate oltre al fattore economico;
  • Acquistare alimenti sfusi in modo da ridurre la quantità di rifiuti da smaltire, si otterrebbe un prodotto realmente fresco da utilizzare in pochi giorni;
  • Utilizzare buste della spesa in stoffa o biodegradabili, ridurrebbe la quantità di rifiuti non riciclabili in commercio.

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